Materiali da dismissione o revamping di parchi fotovoltaici
In Italia la diffusione del fotovoltaico è iniziata negli anni ’70: il primo impianto è stato installato nel 1979 al Passo della Mandriola. Bisogna però aspettare gli anni ’90 per una diffusione massiva del fotovoltaico agevolata poi ulteriormente dai primi incentivi statali, i cosiddetti Conto Energia, a partire dagli anni 2000. I numeri hanno acquistato una maggiore rilevanza verso il 2009, anno della Direttiva Europea che detta i primi obiettivi in termini di produzione e consumo di energia da fonti rinnovabili (2009/28/CE).
Da allora la diffusione dei pannelli solari non si è mai fermata e la tendenza continua a essere positiva anche dopo 15 anni.
Al 31 dicembre 2023 risultano in esercizio in Italia 1.597.447 impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva pari a 30.319 MW. Gli impianti di potenza inferiore o uguale a 20 kW costituiscono il 94% del totale in termini di numerosità e il 29% in termini di potenza; la taglia media degli impianti è pari a 19 kW.
Per capire come smaltire un impianto fotovoltaico dobbiamo prima comprendere come è composto:
un modulo fotovoltaico è un rifiuto RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche e Elettroniche), a tutti gli effetti. Un pannello fotovoltaico è formato da vari strati: uno strato di fibre di vetro robuste e resistenti che riveste delle celle fotovoltaiche, un materiale sintetico di plastica che funge da unione tra i vari strati, nonché metalli non ferrosi quali il silicio, il rame e l’alluminio.
In linea di massima, a seconda del tipo di pannello, dopo 15/20 anni l’impianto dovrebbe essere smantellato e, successivamente, smaltito correttamente, in modo da poter riciclare e riutilizzare tutte le sue componenti.
La GEIEFFE si occupa della rimozione degli impianti fotovoltaici, del trasporto e del loro smaltimento seguendo i propri clienti in ogni fase del processo.
In merito alla normativa di smaltimento, nessun pannello può essere smaltito in maniera del tutto autonoma, ma bisogna avvalersi di società specializzate in grado di gestire correttamente, nel pieno rispetto delle vigenti normative, la raccolta e lo smaltimento delle principali tipologie di moduli fotovoltaici.
La GEIEFFE è in grado di seguire tutta la fase di recupero, gestendo le pratiche amministrative nonché le comunicazioni con gli enti preposti, il tutto nel rispetto della normativa vigente, avvalendosi di personale specializzato e di impianti tecnologicamente avanzati che sono in grado di lavorare un quantitativo annuo di 20.000 tonnellate.
Con l’impianto Geieffe, le componenti vetrose, metalliche e plastiche vengono separate e portate a completo recupero, grazie ad una tecnologia all’avanguardia, unica nel suo genere.
Lo sapevi che: una componente importante dei moduli fotovoltaici è il silicio, questo prezioso materiale non è inquinante né pericoloso, viene quindi recuperato per essere rimesso nel ciclo produttivo e trattato in centri di raccolta specializzati.